FRITTELLE VENEZIANE di Antonella
Ingredienti:
1000 di farina forte
50 g di lievito di birra fresco
275 g di acqua
200 g di burro
50 g di uova (1 uovo)
150 g di tuorli (circa 8 uova)
200 g di zucchero semolato
25 g di sale
50g di pinoli
250 g di uvetta
340g di lattescorza di 2 arance e 2 limoni grattugiati
semi di una bacca di vaniglia
Procedimento:
In planetaria, impastare con la foglia, farina, lievito e incorporare abbastanza velocemente i liquidi: latte, burro fuso ma non caldo, tuorli, uova e acqua.
Lavorare il tutto finchè si otterrà un impasto sostenuto e incordato. aggiungere poi le scorze di arancia e limone e i semi della bacca di vaniglia, sale, pinoli e uvetta .
Far lievitare l’impasto per circa 3 ore a temperatura ambiente.Formare le frittelle con l’aiuto delle mani, nel frattempo scaldare l’olio e quando arriva alla temperatura 170°, friggerle fino a doratura.
Una volta cotte, passarle nello zucchero ancora calde dove, volendo, si può aggiungere un pizzico di cannella.
(ricetta originale di chef Claudio Venturini)
FRITOLE con riso di Patrizia Perini
Ingredienti:
600g di riso
200g di zucchero
100 g di uvetta
50g di pinoli
50 g di scorza di arancio
5 uova
1 litro di latte
500 ml di acqua
un limone
un bicchierino di rhum
farina qb
olio
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento:
In una casseruola piuttosto larga, inserire acqua, latte, buccia grattugiata di limone, sale e metterla sul fuoco.
Quando il liquido bolle versare il riso e far cuocere mescolando in continuazione fino ad ottenere un riso ben cotto che avrà assorbito completamente il liquido.
A questo punto togliere il tegame dal fuoco, unire lo zucchero, i pinoli, l’uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida, la scorza d’arancia tagliata a piccoli pezzettini e rhum e lasciar intiepidire il tutto. Aggiungere le uova, mescolarle bene e infine inserire la farina per addensare il tutto.
Friggere in olio abbondante e caldo finchè risultino dorate e gonfie
ZIPPUAS SARDE di Silvia Aresu
Ingredienti:
1 patata lessa
buccia e succo di 1 arancia
4 uova con le chiare montate
500 gr di farina
1 bustina zafferano
1 bustina vanillina (Verdemelissa consiglia di sostituirla con i semi di una bacca di vaniglia)
1 tazza di latte tiepido
1 panetto di lievito di birra
1 bicchierino di acquavite o limoncello.
Procedimento:
In un recipiente abbastanza grande lavorare con una mano la farina, i tuorli, la patata schiacciata, la buccia dell’arancia, aggiungere a poco a poco il latte tiepido, poi il lievito, lavorare molto velocemente con la mano schiaffeggiando l’impasto, aggiungere zafferano e vanillina, poi il succo d’arancia piano piano a filo, continuando a schiaffeggiare aggiungere gli albumi montati e alla fine un pó di acquavite. L’impasto deve essere lavorato energicamente almeno mezz’ora, deve risultare appiccicoso e morbido. Lasciare riposare avvolto da coperte calde per circa un ora. In una casseruola mettere a scaldare abbondante olio per friggere. Con le mani prendere delle porzioni di pasta e formare delle frittelle, friggere e zuccherare.
CENCI TOSCANI di Lisa Marcucci
Ingredienti:
300 g farina
2 uova intere
50 g di zucchero
2 cucchiai di vin santo o di rum
3 cucchiai di olio evo
1 limone o 1 arancia grattugiata
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo
Procedimento:
Mettere la farina a cratere sul tavolo. Nel centro mettere zucchero, uova, scorza grattugiata, 3 cucchiai d’olio e il vin santo. Impastare per 10 minuti, formare una palla e farla riposare per 30 minuti circa. Stenderla a 2 mm con un mattarello e tagliare strisce di due dita.
Friggere in abbondante olio caldo e servire i cenci ricoperti con abbondante zucchero a velo e accompagnati da un bicchierino di vin santo.
FRAPPE PIACENTINE di Margherita Benassi
Ingredienti:
500 g di farina
1 noce di burro
2 uova
2 cucchiai di zucchero a velo
vino dolce Malvasia dei colli piacentini q.b.
strutto e olio per friggere
Procedimento:
Impastare gli ingredienti tutti insieme aggiungendo il vino un pò alla volta finchè l’impasto risulti morbido ma si possa tirare a sfoglia molto sottile.
Si consiglia di impastare diverse ore prima di tirare la sfoglia, che dovrà risultare molto sottile, poi formare dei nastri e friggerli in una grande padella in abbondante olio e strutto in egual misura.
Consiglio di Margherita: a questi ingredienti si può aggiungere un cucchiaio di Sassolino, liquore tipico di Sassuolo.
GALANI di Valentina Cosma
Ingredienti:
300 g di farina 00
60 g di zucchero semolato
60 g di burro
un cucchiaio di grappa
2 uova
un po’ di latte
un pizzico di sale
Olio di semi di arachide per friggere
Zucchero a velo
Procedimento:
Impastare velocemente tutti gli ingredienti formare una palla e avvolgerla con la pellicola. Fatela riposare una mezz’ora a temperatura ambiente. Poi stenderla, fino a ridurla allo spessore di una monetina, Con la rotellina si taglia la pasta a rettangoli e nel mezzo di ogni galano fare due incisioni che favoriscono la crescita della sfoglia durante la frittura che si fa in olio profondo. Quando sono freddi si cospargono con zucchero a velo è si sistemano su un vassoio a strati facendo attenzione a non romperli, perché i galani sono fragilissimi.
FRITOLE VENEZIANE di Valentina Cosma
400 g farina 00
100 g uvetta sultanina
60 g zucchero semolato
2 uova medie
Un po’ di latte
25 g lievito di birra
Un po’ di grappa
Un pizzico di sale
Olio di semi per la frittura
Zucchero per la superficie delle frittelle
Ammollare l’uvetta in acqua tiepida. Far sciogliere il lievito nel latte tiepido.In una terrina mettere la farina e aiutandosi con una frusta aggiungere il lievito le uova lo zucchero la grappa e un pizzico di sale formando un impasto abbastanza tenero. Infine aggiungere l’uvetta asciugata e infarinata mescolando bene .Mettere la terrina coperta con la pellicola nel forno con la luce accesa . Lasciare lievitare almeno 2 ore.Friggere le fritole in olio profondo. L’impasto va versato a cucchiaiate e voltato con una schiumarola finché prendono un colore marron chiaro. Le fritole vanno passate nello zucchero semolato e servite a cupola su un vassoio.
CHIACCHIERE DI @CUOCA_VAGABONDA
Ingredienti:
500 g Farina per dolci
50 g Burro
100 g Zucchero
1 uovo intero e 2 tuorli
1/2 bustina di Lievito per dolci
1 bustina di Vanillina (Verdemelissa consiglia di sostituirla con i semi di una bacca di vaniglia)
Scorza grattugiata di un Limone e di un’Arancia
1 Cucchiaio di Rum
1 Cucchiaio di Limoncello
1 lt Olio di semi
Zucchero a velo
Procedimento:
mettete la farina in una ciotola e grattugiate le scorze di arancia e limone, mescolate e lasciate riposate per dieci minuti. Nel frattempo mettete in una ciotola lo zucchero, il rum, il limoncello, la vanillina ed il lievito e lavorate gli ingredienti.
Prendete la ciotola della farina ed aggiungete l’uovo e i due torli e lavorate energicamente, ora unite lo zucchero e lavorate fino ad ottenere una palla omogenea. Col mattarello stendete la pasta molto sottile, dando la forma rettangolare o intrecciate o come vi piace. In una padella con i bordi alti, versate l’olio, quando sarà ben caldo, versate dentro le chiacchiere e friggetele fino a che saranno dorate. Scolarle su carta assorbente, spolverizzate di zucchero a velo e, se vi piace, cospargetele di cioccolato fondente. Servire calde.
https://cuocavagabonda.weebly.com/cuciniamo-insieme/chiacchiere-di-carnevale
CHIACCHIERE AL MARSALA E MANDARINO di Simona Mondelli
Ingredienti:
500 gr farina manitoba con il 20% di farina 00
60 gr zucchero semolato
60 gr burro morbido
175 gr uova circa 3-4
4 gr sale
2 mandarini buccia grattugiata
50 gr marsala
q.b. olio di girasole per la frittura
q.b. zucchero a velo per la decorazione
Procedimento:
Come prima cosa tirate fuori il burro dal frigorifero per farlo diventare morbido. Setacciate la farina nella planetaria e aggiungete lo zucchero semolato ed il burro. A parte sbattete le uova con un pizzico di sale, serve ad amalgamare il tuorlo con l’albume, pesate il tutto (175 gr) e versate. Unite il sale, il Marsala e la scorza di due mandarini grattugiata finemente. Impastate con il gancio a foglia velocemente, solo il tempo di fare assorbire i liquidi, lavorate poi con le mani l’impasto fino ad ottenere un panetto liscio e sodo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per un’ora a temperatura ambiente. In realtà potete anche lasciarlo in frigo per tutta la notte e poi il giorno dopo lasciarlo a temperatura ambiente per due ore, prima di lavorarlo.
E’ preferibile stendere la pasta con la mitica “nonna Papera”, prelevando poco impasto per volta e tirando la sfoglia gradualmente, fino ad arrivare all’ultima tacca. Le strisce di pasta vanno posate su un tavolo in legno con un poco di farina. Ritagliate dei rettangoli non troppo precisi e fate due tagli al centro con la rotellina o con il tagliapizza. E’ importante bucare la pasta prima della frittura per evitare che si gonfi in una bolla unica. La temperatura dell’olio deve essere intorno ai 170° e basteranno pochi secondi per lato. Mentre preparate le altre strisce, coprite con un canovaccio quelle pronte.
Mettete l’olio in una padella ampia, la temperatura deve raggiungere i 175°-180°, e friggete pochi pezzi alla volta. La sfoglia è così sottile che le chiacchiere cuoceranno in pochi secondi, girandole una sola volta. Scolate con un mestolo forato e poggiate le chiacchiere su un vassoio rivestito di carta da cucina, per togliere l’olio in eccesso, ma vedrete che sarà davvero poco!!
LATTUGHE MANTOVANE di Roberto Bigi
Ingredienti per le “Lattughe di nonna Erina “
3 uova
3 cucchiai colmi di zucchero
3 cucchiai di olio di semi
3 cucchiai di liquore tipo sassolino o rum (nella ricetta originale nonna Erina usava l’aceto bianco per renderle rende più friabili)
farina 00 q.b.
Procedimento
Impastare tutti gli ingredienti insieme e aggiungere la farina fino ad ottenere un impasto della consistenza di quello della pasta fresca e che si possa poi stendere con un matterello o una macchinetta tipo nonna papera. Tirare una sfoglia sottile e poi ricavarne dei quadrati di circa 10 cm.
Con la rotella praticare all’interno dei quadrati due tagli , friggere il tutto in una pentola con abbondante olio in modo tale che siano immerse.
Consiglio di Roberto: visto che non si frigge e non si mangia fritto tutti i giorni, consiglio di utilizzare lo strutto come da ricetta originale. Il fritto resta molto più asciutto.
Una volta cotte e sistemate su fogli di carta assorbente spolverizzare con zucchero a velo e… buon carnevale!